Descrizione
Frammento dell’ansa di un vaso.
Nato ad Augsburg (Augusta, Germania) il 27 maggio 1919, deceduto a Roma il 13 marzo 1994, Theodor Kraus, dalla collezione del quale proviene il lotto, è stato uno degli ultimi grandi archeologi classici. Ha studiato Archeologia classica, Storia dell’arte, Proto- e Preistoria presso l’Università di Monaco di Baviera. Si è laureato nel 1949 con una tesi sul “Viticcio dell’Ara Pacis, contributo alla storia dell’evoluzione dell’ornamentistica augustea” ed ha avuto come maestri dell’Archeologia classica Ernst Buschor, Emil Kunze e Heinz Kähler. In quegli anni scrisse anche un volume sul tema “L’Afrodite di Knidos”. Assistente presso il Römisch-Germanisches Museum di Colonia e poi assistente scientifico presso l’Istituto Archeologico dell’Università di Heidelberg, ha conseguito la libera docenza nel 1958 con un lavoro su “Hekate”. Dal 1959 ha fatto parte dell’Istituto Archeologico Germanico, prima come addetto scientifico al Cairo, poi dal 1961 a Roma come vicedirettore . Nel 1962 divenne successore di Reinhard Herbig alla guida dell’Istituto, incarico che mantenne fino al pensionamento nel 1984. Riprese i piani dei suoi predecessori ed indirizzò l’attività sulle zone della Magna Grecia nell’Italia Meridionale e la Sicilia. Per la prima volta il prof. Kraus poté trasformare tali progetti in realtà. Inoltre. durante gli anni della sua carica, riuscì ad ampliare l’ambito del lavoro dell’Istituto al di fuori dell’Italia fino all’Africa Settentrionale. Il fulcro del suo lavoro scientifico è stata l’arte ellenistica e romana nonché la correlazione tra l’arte romana e le provincie dell’impero. Ha compiuto scavi in Nubia, Egitto (Mons Claudianus-Mons Porphyrites), Algeria (Zeugan, dove venne portato alla luce un antico santuario collegato ad un fonte). Sotto la sua direzione l’Istituto ha partecipato tra l’altro a campagne di scavi a Paestum, Pompei, Ercolano, Metaponto, Santa Maria d’Anglona, Selinunte e Segesta nonché, nell’ambito dell’UNESCO, a quella di Cartagine, nel cui museo archeologico campeggia all’ingresso una targa in ricordo del lavoro da lui svolto e diretto, e Chemtou (Tunisia). In quest’ultima avvennero scavi nella città antica e nella vicina cava. Il prof. Kraus è stato considerato un archeologo che curava molto il lavoro di squadra. Ai collaboratori dell’Istituto ha sempre lasciato ampio spazio per le loro proprie ricerche. Spesso si ritirava anche nel proprio lavoro. Sovrintese alla rielaborazione della “Guida delle collezioni pubbliche di antichità a Roma”, conosciuta anche come catalogo di Helbig (autrice Hermine Speyer).
Fra i suoi scritti “Das Römische Weltreich“ della collana “Propyläen Kunstgeschichte” (1967) , “Lebendiges Pompeji” (1973, con le fotografie di Leonard von Matt), “Roma” della collana “Storia della Scultura nel mondo” (1978), con i quali raggiunse fama internazionale. Pubblicò inoltre innumerevoli scritti e recensioni nella collana periodica scientifica del proprio Istituto (Römische Mitteilungen). Molti i suoi contributi in diverse pubblicazioni anche in veste di curatore dell’edizione.
E’ stato professore onorario dell’ Università di Heidelberg, membro dell’Istituto Archeologico Germanico, socio effettivo dell’Istituto Archeologico Austriaco e della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, socio straniero dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli nonché Vicepresidente dell’Associazione Internazionale AMICI DI POMPEI.
Per i suoi meriti scientifici fu insignito dell’Ordine di Commendatore della Repubblica Italiana e della Croce al Merito di 1. Classe della Repubblica Federale Tedesca.
Informazioni aggiuntive
Data | Ante V secolo |
---|---|
Categoria | Archeologia |
Dettagli Lotto

Egitto (?) €103

Apulia €206
Grecia (?)
075
Grecia (?)
€103
Testa di saggio. II-III d.C.
Argilla rosata
4,8×2,6×1,5 cm
Provenienza: Collezione Theodor Kraus; Eredi Kraus
Foto e descrizione del lotto sono depositate presso il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali – Soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma e Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Condizione supporto: 70% (frammento)
Condizione superficie: 90%
Salvo anticipazione del termine di aggiudicazione a seguito di offerta, si può proporre offerta alle condizioni attuali fino al 30 Giugno 2020 ore 18:00 (IT Time)
Stima €150 – €250
Base d’asta: €103
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In caso di problemi di registrazione, scrivere a registrazione@bonino.us.
La partecipazione all’asta è vincolata alla accettazione delle Regole della Vendita, compendiate alla sottostante tabella Regole d’asta, compresa la regola dei 30 minuti.
In caso di difficoltà tecniche nell’offrire durante l’asta, telefonare allo (+39) 06. 8075228.
La prima offerta deve essere pari o superiore alla attuale base d’asta.
Ogni nuova offerta deve essere almeno il 10% superiore a quella attualmente vincente.
Si raccomanda l’esame dal vero dei beni, anche con l’ausilio di propri esperti, poiché la cedente Liquidazione, così come il Commissionario, non presta alcuna garanzia in merito alla autenticità e allo stato di conservazione dei beni posti in asta.
L’offerta, una volta proposta, è irrevocabile ed implica la accettazione integrale del Regolamento di vendita. L’offerta vincente è gravata con le commissioni previste nelle Regole della Vendita. L’aggiudicazione viene formalizzata previa verifica della sua regolarità da parte delle Autorità.
Le offerte possono essere introdotte attraverso le modalità previste nel sito www.bonino.us, previa registrazione presso lo stesso. Per supporto nella registrazione dei propri dati e/o delle offerte, nonché per chiarimenti in merito alla procedura di aggiudicazione, è possibile chiamare lo 06.8075228, in orario di ufficio, chiedendo del Dr. Matteo Smolizza.
Le eventuali integrazioni e modifiche alla procedura di vendita sono comunicate attraverso il link Aggiornamenti. Le informazioni in esso contenute sono parte integrante e sostanziale della procedura di vendita.
Per qualsiasi ulteriore informazione, puoi scriverci a adela.mara@bonino.us
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Descrizione
Frammento dell’ansa di un vaso.
Nato ad Augsburg (Augusta, Germania) il 27 maggio 1919, deceduto a Roma il 13 marzo 1994, Theodor Kraus, dalla collezione del quale proviene il lotto, è stato uno degli ultimi grandi archeologi classici. Ha studiato Archeologia classica, Storia dell’arte, Proto- e Preistoria presso l’Università di Monaco di Baviera. Si è laureato nel 1949 con una tesi sul “Viticcio dell’Ara Pacis, contributo alla storia dell’evoluzione dell’ornamentistica augustea” ed ha avuto come maestri dell’Archeologia classica Ernst Buschor, Emil Kunze e Heinz Kähler. In quegli anni scrisse anche un volume sul tema “L’Afrodite di Knidos”. Assistente presso il Römisch-Germanisches Museum di Colonia e poi assistente scientifico presso l’Istituto Archeologico dell’Università di Heidelberg, ha conseguito la libera docenza nel 1958 con un lavoro su “Hekate”. Dal 1959 ha fatto parte dell’Istituto Archeologico Germanico, prima come addetto scientifico al Cairo, poi dal 1961 a Roma come vicedirettore . Nel 1962 divenne successore di Reinhard Herbig alla guida dell’Istituto, incarico che mantenne fino al pensionamento nel 1984. Riprese i piani dei suoi predecessori ed indirizzò l’attività sulle zone della Magna Grecia nell’Italia Meridionale e la Sicilia. Per la prima volta il prof. Kraus poté trasformare tali progetti in realtà. Inoltre. durante gli anni della sua carica, riuscì ad ampliare l’ambito del lavoro dell’Istituto al di fuori dell’Italia fino all’Africa Settentrionale. Il fulcro del suo lavoro scientifico è stata l’arte ellenistica e romana nonché la correlazione tra l’arte romana e le provincie dell’impero. Ha compiuto scavi in Nubia, Egitto (Mons Claudianus-Mons Porphyrites), Algeria (Zeugan, dove venne portato alla luce un antico santuario collegato ad un fonte). Sotto la sua direzione l’Istituto ha partecipato tra l’altro a campagne di scavi a Paestum, Pompei, Ercolano, Metaponto, Santa Maria d’Anglona, Selinunte e Segesta nonché, nell’ambito dell’UNESCO, a quella di Cartagine, nel cui museo archeologico campeggia all’ingresso una targa in ricordo del lavoro da lui svolto e diretto, e Chemtou (Tunisia). In quest’ultima avvennero scavi nella città antica e nella vicina cava. Il prof. Kraus è stato considerato un archeologo che curava molto il lavoro di squadra. Ai collaboratori dell’Istituto ha sempre lasciato ampio spazio per le loro proprie ricerche. Spesso si ritirava anche nel proprio lavoro. Sovrintese alla rielaborazione della “Guida delle collezioni pubbliche di antichità a Roma”, conosciuta anche come catalogo di Helbig (autrice Hermine Speyer).
Fra i suoi scritti “Das Römische Weltreich“ della collana “Propyläen Kunstgeschichte” (1967) , “Lebendiges Pompeji” (1973, con le fotografie di Leonard von Matt), “Roma” della collana “Storia della Scultura nel mondo” (1978), con i quali raggiunse fama internazionale. Pubblicò inoltre innumerevoli scritti e recensioni nella collana periodica scientifica del proprio Istituto (Römische Mitteilungen). Molti i suoi contributi in diverse pubblicazioni anche in veste di curatore dell’edizione.
E’ stato professore onorario dell’ Università di Heidelberg, membro dell’Istituto Archeologico Germanico, socio effettivo dell’Istituto Archeologico Austriaco e della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, socio straniero dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli nonché Vicepresidente dell’Associazione Internazionale AMICI DI POMPEI.
Per i suoi meriti scientifici fu insignito dell’Ordine di Commendatore della Repubblica Italiana e della Croce al Merito di 1. Classe della Repubblica Federale Tedesca.
Informazioni aggiuntive
Data | Ante V secolo |
---|---|
Categoria | Archeologia |
ESPOSIZIONE
INFORMAZIONI
T. +39.06.8075228