Ceramiche, vetri, bronzi, frammenti: oggetti da collezioni private italiane
L’asta contiene 111 lotti, in gran parte di produzione italica, provenienti da due collezioni private italiane. Notevole la parte di area etrusca, soprattutto per quanto riguarda la produzione in bucchero: tra i 13 lotti si segnala una coppia di oinochoe con figure a rilievo, risalenti al VII-VI secolo a.C. Sempre di area etrusca una collana di cultura villanoviana (II fase, VIII secolo a.C.) ed un kyathos biansato del VII secolo, raffigurante un carro in corsa. Tra i pezzi magnogreci, una bella selezione di vasi dipinti a motivi geometrici, a figure rosse, a figure nere e a risparmio. Tra i pezzi di produzione romana, due vasi di alabastro di elevata committenza, monete, piccole sculture e ampolle in vetro colorato. Dalla Grecia, una Ecate trivia del II secolo a.C.
Una parte degli oggetti proviene dalla collezione di un medico condotto, che lavorò nell’alto Lazio nei primi decenni del secolo scorso; un’altra parte, oggi in proprietà italiana, deriva dalle attività di scavo di un celebre archeologo tedesco, Teodor Kraus (1919-1994).
Tutti gli oggetti sono stati verificati da archeologi specializzati e risultano registrati presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai fini del lecito possesso.
ESPOSIZIONE
dal 1 Ottobre 2018, Lunedì – Venerdì 9-13 / 14.30-18, Sedi di Roma e Vicenza. Su appuntamento
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